Franz Campi : CD il sentimento prevalente

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Brani:
Fragile (D. Belviso – F. Campi – G. Orsi – M. Speranza)
Respirare (A. Campi – F. Campi)
Questa vita (D. Belviso – F. Campi)
Piccola pioggia (M. Minardi – F. Campi)
Ridateci Fellini (D. Faraotti, F. Campi, D. Belviso)
Venda l’oro (D. Belviso – F. Campi)
Chagall (G. De Stefani – F. Campi)
Stammi Bene (G. De Stefani – F. Campi)
Quello che non ho (D Faraotti, F. Campi, M. Speranza)
Lettera di un condannato a morte della resistenza (D. Furlati – F. Campi)
Mentre sprofondi e bruci (D. Belviso – F. Campi)
Tigre a motore (D. Belviso – F. Campi)
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Arrangiamenti di Davide Belviso ad eccezione di: “Mentre sprofondi e bruci” arrangiato da Davide Belviso e Lovesick Duo. “Fragile” arrangiato da Davide Belviso e Mariano Speranza. “Quello che non ho” arrangiato da Mariano Speranza.
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Album registrato da Renato Droghetti presso SanLucaSound – Recording (Bo). Masterizzato presso Final Mastering (Finale Emilia – Mo) da Renato Droghetti.
Fotografie di Nik Soric e Daniele Guidetti.
Pre produzione di Davide Belviso.
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hanno collaborato:
Davide Belviso percussioni, chitarra, batteria, basso, cori, pad e programmazioni.
Fabrizio Benevelli sassofono (traccia 8).
Giulia Cuppini (cori traccia 5).
Davide Falconi pianoforte, organo (traccia 6).
Giuseppe Fortunato rhodes (traccia 2).
Daniele Furlati pianoforte (traccia 10 – 2° parte).
Barbara Giorgi cori (tracce 2, 3, 5, 12).
Enrico Guerzoni violoncello (tracce 4, 7, 10).
Lovesick Duo: Francesca Alinovi contrabbasso.
Paolo Roberto Pianezza chitarra (traccia 11).
Saverio Mazzoni: voce narrante (traccia 11).
Mino Petruzzelli batteria (tracce 5, 12).
Massimo Tagliata fisarmonica (tracce 2, 3). Tango Spleen:
Mariano Speranza pianoforte, basso.
Francesco Bruno bandoneon.
Andrea Marras violino*.
Luciano Casalino violino**.
Elena Luppi viola (tracce 1*, 9**).
Les Triplettes de Belville: Silvia Donati, Daniela Galli, Barbara Giorgi (traccia 10).
Antonio Vinci: pianoforte (traccia 7, 10), basso (traccia 7, 5, 12), chitarra (traccia 12).
1_FRAGILE Una donna che, spaventata da questi tempi convulsi, dalle insoddisfazioni e dai problemi, si rinchiude su sé stessa dimenticando il mare d’amore che è stato il rapporto con il suo compagno. Ma basta poco. «Fragile, ciglia di bosco paure e lucciole troppi fantasmi… che si fa?»
2_RESPIRARE Riflessione di un uomo maturo che crede di aver perso la speranza fino ad un incontro che lo porta a respirare di nuovo. «E c’è qualcosa c’è qualcosa con te che ora mi sento quasi di salire E poi mi perdo e poi lo sai cosa c’è Ritorno già a respirare»
3_QUESTA VITA Gli attuali valori, i ritmi e stili di vita che abbiamo scelto ci stanno distruggendo. È il momento di staccare. «Io voglio vivere senza più traffico perché c’è un attimo e tutto si brucia in un battito»
4_PICCOLA PIOGGIA Molti problemi possono rivelare un diverso peso se considerati da un altro punto di vista. «I danni e i nostri guai dall’alto da lassù lontano son questioni da poco… pensare che fanno male»
5_RIDATECI FELLINI Quando si parla di meritocrazia siamo tutti d’accordo. Poi ci si incarta nelle corsie preferenziali dettate da convenienze e nepotismo. «Così va il mondo amico è la frase che zittisce il totem che si invoca per spostare le pedine»
6_VENDA L’ORO L’arretramento della sanità pubblica a favore di quella privata in una piccola storia, vera e assurda. «Questo in fondo è il mio mestiere sì, capisco che ha investito tutti i soldi nella casa anche io ne so qualcosa… ho comprato l’auto nuova»
7_CHAGALL Il ritratto del formidabile artista e delle sue tele dove i protagonisti volano per evadere dalla violenza e cattiveria umana. «Chissà se Dio mai mi darà forza che illumina io riempirò le tele mie con tutta l’anima»
8_STAMMI BENE Siamo quello che siamo, ma abbiamo bisogno delle cose, delle persone e perfino delle scorrette abitudini che ci fanno sentire bene. «Tra zingarate e avventure qua e là con qualche amico un tagliere e del vino ci rivediamo poi ad Hollywood»
9_QUELLO CHE NON HO Nel femminicidio i carnefici spesso sono insospettabili. Ma cosa scatena la violenza e la perdita della coscienza? Oltre al gretto e ancestrale senso di possesso c’è dell’altro. Forse la mancata educazione ad accettare i rifiuti e le sconfitte che la vita ci presenta. «Troppe sconfitte da digerire ma io ho scelto te, ci metto dentro tutto anche se non lo so e ti uccido per i tuoi no»
10_LETTERA DI UN CONDANNATO A MORTE DELLA RESISTENZA Di fronte all’ingiustizia schiacciante, la resistenza diventa dovere. Brano che si ispira al volume che raccoglie gli ultimi strazianti saluti ai propri cari dei partigiani prima di affrontare il plotone di esecuzione. «Io sono pronto sono qua, ecco i miei polsi e fate quello che vi va… non cambierà la verità»
11_MENTRE SPROFONDI E BRUCI Testo ispirato al discorso “Questa è l’acqua” che tenne David Foster Wallace al conferimento delle lauree del Kenyon College. Occorre guardarci dentro alla vita, soprattutto a una certa età. «Fratello credimi fatti un pianto e lascia perdere, prendi il vento devi correre hai bisogno devi vivere, puoi fidarti di te»
12_TIGRE A MOTORE Spesso il desiderio compulsivo nasconde l’incapacità di mettersi in gioco in un rapporto. Non svelarsi mai, tenendo in catene amanti e creando dipendenze. «Perché fare e disfare è uno sport nazionale sono nero di pece sono vetro e catrame»

Michele Bacci : Dantemotivo “Malebolge” 3

Dantemotivo 3

Malebolge – cofanetto 4 CD (musica – musica + voce)

 

Malebolge – 4 CD (musica – musica + voce)

 

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Tutte le voci sono state dirette, interpretate e registrate da Alessandro Zurla. Fanno eccezione l’interpretazione e la registrazione di:
– nel canto XIX la voce di Caccianemico è interpretata da Francesco Mei
– nei canti XXI e XXII le voci dei Malebranche sono interpretate da Francesco Rizzi, Stefano Pozzi e Francesco Mei. La voce di Malacoda è interpretata da Francesco Mei
– nel canto XXVI la voce di Ulisse è interpretata da Flavio Oreglio e registrata presso Peperoncino Studio (MI)
– nel canto XXVIII la voce di Pier da Medicina è interpretata da Stefano Pozzi

Consulenza scientifica per coerenza narrativa e trattamento dei contenuti danteschi a cura di Alessandra Forte (Scuola Normale Superiore, Pisa).
Consulenza musicale per trascrizioni e correzioni a cura di Matteo Malferrari e Simon Luca Laitempergher (Conservatorio G.B. Martini di Bologna).
Per il testo dei canti si è seguita l’edizione di Giorgio Petrocchi (1966-1967).
Le citazioni di Anna Maria Chiavacci Leonardi sono estratte dal testo Dante. Divina Commedia.
Inferno. Commento di Anna Maria Chiavacci Leonardi, Milano, Mondadori, 2016.
Le citazioni di Vittorio Sermonti sono estratte dall’audiolibro La Commedia di Dante raccontata e letta da Vittorio Sermonti, Emons Audiolibri, 2012.

Per qualsiasi informazione scrivi a: info@dantemotivo.it

Sul sito www.dantemotivo.it è possibile trovare approfondimenti del progetto, gli arrangiamenti dei Canti, le partiture, i versi di Dante, lo studio grafico e altre foto.

Michele Bacci : Dantemotivo “Dite” 2

Dantemotivo 2

Dite – cofanetto 4 CD (musica – musica + voce)

 

Dite – 4 CD (musica – musica + voce)

 

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Tutte le musiche sono state composte, eseguite, arrangiate, registrate e mixate da Michele Bacci.
Tutte le voci sono state interpretate e registrate da Alessandro Zurla, ad eccezione dei seguenti personaggi:
nel canto XIV la voce di Capaneo è interpretata da Francesco Rizzi
nel canto XV la voce di Brunetto Latini è interpretata da Gabriele Calindri, registrata insieme all’interpretazione di Alessandro
Consulenza scientifica per coerenza narrativa e trattamento dei contenuti danteschi a cura di Alessandra Forte (Scuola Normale Superiore di Pisa).
Consulenza musicale per trascrizioni e correzioni a cura di Irene Calamosca, Simonluca Laitempergher e Matteo Malferrari.
Per il testo dei canti si è seguita l’edizione di Giorgio Petrocchi (1966-1967), ad eccezione del verso 88 del canto X, per il quale si è preferito utilizzare il termine “scosso” dall’edizione di Giuseppe Vandelli (1921), invece di “mosso.

Per il testo dei Canti si è seguita la versione di G. Petrocchi (1966-1967).
La copertina è tratta da un’idea di Michele Bacci, elaborata e realizzata da Ester Grossi. In particolare si tratta del quadrante in alto a sinistra di una tela più ampia, la cui interezza raffigura una spirale stilizzata con i colori rappresentativi delle 4 suddivisioni di dantemotivo, di cui dite è il secondo volume.
Per qualsiasi informazione scrivi a: info@dantemotivo.it

Sul sito www.dantemotivo.it è possibile trovare approfondimenti del progetto, gli arrangiamenti dei Canti, le partiture, i versi di Dante, lo studio grafico e altre foto.

Michele Bacci : Dantemotivo “Altoinferno” 1

Dantemotivo 1

Altoinferno – cofanetto 4 CD (musica – musica + voce)

 

 

Altoinferno – 4 CD (musica – musica + voce)

 Vedi servizio fotografico: michele-bacci-dantemotivo-portrait/
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intanto voce fu per me udita

Per la composizione mi sono basato inizialmente sulle interpretazioni di Vittorio Gassman. A queste ero legato, ma non potevo avvalermene nel progetto definitivo. In reatà ho sempre privilegiato una voce giovane, a quella “esperta” di Gassman, una voce che rispecchiasse i 35 anni di Dante, con ingenue paure e più fragili emotività. Così chiedo ad Alessandro, che avevo conosciuto attraverso un mio caro amico. Alessandro accetta l’arduo incarico dicendomi semplicemente: “Gassman non si può imitare”. In quelle parole gentili c’erano da una parte l’esaltazione dell’attore, e dall’altra la richiesta di contare su un’interpretazione libera. Così è stato.
Ricordo di aver sentito il suo doppiaggio nel film “Last Death”, in cui Alessandro recita: “Non so se è un ricordo o se è un sogno, vedo un bosco dall’alto”, poche parole, convincenti e profetiche.
Dire che Alessandro sia stato un eccellente lettore dell’Inferno di Dante, benché corretto, è tanto superficiale quanto limitativo. Per Alessandro la padronanza della propria voce è in realtà un mezzo, estremamente perfezionato, per esprimere le capacità di interprete e di attore. Tutto questo si è manifestato canto dopo canto, trovando entusiasmo e passione nelle sue indicazioni, consigli costruttivi nelle proposte tecniche e soprattutto onorandomi sempre di grande considerazione.
Michele Bacci

noi leggiavamo un giorno per diletto

Recitare la Divina Commedia significa passare per quella che in Italia, in qualche modo, corrisponde ad una tappa obbligata. Una sfida non priva di insidie, che risiedono nell’affrontare un testo abusato nel corso degli anni e universalmente noto.
Ne avevo già avuto esperienza il 16 aprile 2007 presso il Circolo Pavese di Bologna, la sera in cui lessi alcuni Canti, meravigliosamente affrescati dalle pitture dell’artista Wolfango. In quell’occasione le parole facevano paradossalmente da corollario all’opera del pittore e più che mai servivano a evocare delle Immagini. Immagini di un racconto.
Confrontandomi con Michele nell’affrontare il lavoro, siamo partiti entrambi proprio da questo punto comune: raccontare, far vivere in una dimensione il più possibile vicina alla narrazione cinematografica, l’avventura più straordinaria che sia mai stata scritta.
In virtù di questa considerazione, pur mantenendo l’accento espositivo e drammatico tipico di una Lectura Dantis, non ho voluto sconfinare nel declamatorio; ho preferito scegliere una strada più semplice, dal cuore aperto. Invece che imporre, imprimere a forza le sensazioni suscitate dal testo alle persone che ascolteranno, ho scelto di rendere queste ultime partecipi, cercando di condividere con loro le ansie e gli stupori, le angosce e le meraviglie, le lacrime e i sollievi dei suoi protagonisti.
Ove possibile ho tentato di ricalcare la varietà stilistica della scrittura di Dante e di utilizzare vari registri interpretativi, in modo da riprodurre un caleidoscopio di immagini e suoni, aiutato in questo dai bellissimi cambi musicali creati da Michele.
È mia intenzione privilegiare l’aspetto puramente narrativo del viaggio, perché affascini con le sue parole e le sue atmosfere, perché commuova e spaventi.
Spero di “restituire” alla scrittura la dimensione genuina del racconto, della Fiaba, di cavalcarne la potenza drammatica e avvincente e al contempo di assaporarne con interesse gli infiniti aspetti di critica politica e analisi storica.
Spero di essere riuscito a districarmi con sufficiente chiarezza nei passaggi più difficoltosi, specialmente quelli che richiedono di rendere efficacemente racconti dentro racconti, come nel Canto II: in cui i personaggi riportano a loro volta discorsi fatti da altri personaggi in una sorta di incastro di scatole cinesi, livelli su livelli.
Spero di essere riuscito a cogliere e a far rivivere le mille emozioni del Dante viaggiatore e gli strazianti tormenti dei dannati; di aver dato dignità al loro dolore e ai loro disperati, perché in questo caso veramente privi di speranza, desideri.
Soprattutto spero che, a lavoro ultimato, il commento riservatomi possa essere quello che lo stesso Wolfango, in occasione della Lectura Dantis fatta a Bologna, fece ad un giovane attore di ventiquattro anni che gli chiese:
  • Maestro, come è andata secondo lei la lettura?
  • Decorosa.
Alessandro Zurla
Tutte le musiche sono state composte, eseguite, arrangiate, registrate e mixate da Michele Bacci, ad eccezione del piccolo trumpet, presente alla fine del Canto VIII (vv. 94-102), all’interno del brano “Alle Porte di Dite”, che è suonato da Matteo “Matte” De Angelis.
Tutte le voci sono state interpretate e registrate da Alessandro Zurla, ad eccezione dei seguenti Canti:
  • nel Canto V, la voce di Francesca è interpretata da Francesca Perilli.
  • nel Canto VII, la voce di Pluto è interpretata da Michele Bacci.
  • nel Canto VIII, la voce di Filippo Argenti è, per gentile concessione, un cameo di Ivano Marescotti(tratto da “Dante Alighieri, Commedia. Letta da Ivano Marescotti”, ed. Zanichelli).
  • nel Canto VIII, il grido “A Filippo Argenti!” è un coro delle voci di Alessandro Zurla, Michele Bacci, Elena Bonazzi, Daniela Marcheselli, Roberto Cavicchi e un tale Vittorio.
Per il testo dei Canti si è seguita la versione di G. Petrocchi (1966-1967).
La copertina è tratta da un’idea di Michele Bacci, elaborata e realizzata da Ester Grossi. In particolare si tratta del quadrante in alto a sinistra di una tela più ampia, la cui interezza raffigura una spirale stilizzata con i colori rappresentativi delle 4 suddivisioni di dantemotivo, di cui altoinferno è il primo volume.
Per qualsiasi informazione scrivi a: info@dantemotivo.it

Sul sito www.dantemotivo.it è possibile trovare approfondimenti del progetto, gli arrangiamenti dei Canti, le partiture, i versi di Dante, lo studio grafico e altre foto.