Massimiliano Serra : Motor Show 2016

Massimiliano Serra:
www.click-art.it

• • •

logo_motorshow

• • •

logo-124mp

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Massimiliano Serra : Motor Show 2016

Massimiliano Serra:
www.click-art.it

• • •

logo_motorshow

• • •

Dino Boschi : CUBO Unipol

U_C_colori_rgbwww.cubounipol.it

inaugurazione

A meno di un anno dalla sua scomparsa, CUBO presenta DINO BOSCHI. Il mondo dietro la collina, una mostra dedicata all’artista bolognese Dino Boschi e curata da Franco Basile, volta al ricordo di un significativo artista della città felsinea, visitabile fino all’8 ottobre 2016.

L’esposizione traccia un percorso della vita dell’artista attraverso i soggetti “portanti” dei suoi dipinti e vede esposte alcune sue opere in dialogo con una serie di fotografie inedite realizzate dal fotografo Marco Mioli che è riuscito a catturare quell’immutata atmosfera lasciata in eredità dall’artista.

•••

Martedì 20 settembre, alle ore 21:00, CUBO ha presentato l’incontro – dialogo tra Franco Basile, giornalista e critico d’arte e Alberto Boschi figlio dell’artista e docente all’Università di Ferrara. E’ stato presentato per la prima volta il video inedito di una rara intervista a Dino Boschi arricchito di un fotovideo messo a disposizione dalla famiglia dell’artista con immagini mai pubblicate.

“La vicenda di Boschi è ambientata in un luogo dove ogni angolo può essere genesi di un’abitudine da trasformare in nuova sequenza, in un posto dove oggetti visti e rivisti cambiano, possono assumere insoliti contorni, acquisire nuove forme, offrire emozioni legate a un passato da rivivere come un guizzante replay dell’illusione”. […] (F. Basile dal catalogo della mostra Dino Boschi, Galleria Forni, 2015-2016)

•••

Punto di partenza è la casa-studio di Gaibola con i suoi angoli e i suoi oggetti e l’amata collina dalla quale, scendendo verso l’Osservanza, si osserva uno scorcio del centro storico di Bologna, e anche la ferrovia, soggetto pretesto dell’artista per realizzare cieli dalle forme mutanti; non mancheranno alcune opere raffiguranti le spiagge della Riviera Romagnola.

 

Grandi : forniture elettriche

www.grandi-spa.com

Luciano Molinari : ebanista

 Catalogazione dei legni provenienti da tutto il mondo

 

Trottola di prova in formato mignon

 

Nasce la trottola

 

colLAUDO E CERTIFICAZIONE

 

 

collezione

Luciano Molinari : ebanista

•  •  •

tipologie di legni fin ora catalogati da Luciano Molinari:
www.molinariebanista.it

•••

www.molinariebanista.it

 

Fluxus : CUBO Unipol

U_C_colori_rgbwww.cubounipol.it

 

 

 

Allestimento

 

 

 

introduzione catalogo

 

Fluxus è senza dubbio uno dei gruppi di artisti di maggiore influenza del secondo Novecento. L’attività dei protagonisti del “più radicale e sperimentale movimento artistico degli anni Sessanta” non solo ha permeato gli anni fatali di una decade decisiva per le sorti della cultura contemporanea, ma ha impiantato un germe che oggi è più che mai vivo.
Con Flux-Us CUBO intende rendere omaggio, attraverso uno sguardo diacronico, alla compagine riunitasi a Wiesbaden nel 1962 per l’Internationale Festspiele Neuester Musik: da un lato presentando l’opera di Mary Bauermeister, tra le principali animatrici della scena artistica di Colonia, che nel suo atelier ospitò le fasi nascenti della costellazione Fluxus, dall’altro dando spazio alle opere di Francesca Pasquali e di fuse come esempio di una eredità tutt’altro che perduta.
Le cronache raccontano di un doppio battesimo per Fluxus avvenuto a cavallo di due continenti, Europa e Stati Uniti, e di un fermento diffusosi a livello mondiale. L’attività del gruppo si inscrive in un quadro di crisi della rappresentazione pittorica che avvolge la seconda metà degli anni ’50, in seno alla quale si collocano esperienze come l’Action Painting in America o il gruppo Gutai in Giappone, che esaltano il gesto e l’azione diretta dell’artista.
Sul fronte europeo la Germania in particolare ha giocato un ruolo decisivo e determinante per la nascita di Fluxus, ospitando in città come Wuppertal, Düsseldorf e ovviamente Colonia, concerti ed azioni che diedero il via al fervido clima venutosi a creare successivamente. Nei primi anni ’60, infatti, proprio in terra tedesca si ritrovano due tra i protagonisti indiscussi del XX secolo, Karlheinz Stockhausen e John Cage, intorno a loro si raduneranno poi alcune delle figure che negli anni successivi contribuiranno a ridefinire i confini dell’opera d’arte e dell’arte stessa come George Maciunas, Nam June Paik e Joseph Beuys tra gli altri.
Mary Bauermeister ha indirizzato in un primo tempo la sua ricerca artistica ad un intenso rapporto con la musica e con le sperimentazioni sonore, tanto da definirla a volte un’emanazione delle stesse. “Leggere le note del compositore, come fanno gli interpreti nella musica, lo stesso ho cercato di fare nelle mie opere. L’intento era partecipare ad una Gesamtkunstwerk multimediale, artisti provenienti da ogni campo avrebbero potuto interpretare le partiture”. Le particelle che compongono l’opera Übergänge sono la rappresentazione di un ritmo costante, un movimento perpetuo, un rumore bianco che permea lo spazio e al contempo ne diviene rappresentazione. “I disegni realizzati da Mary Bauermeister durante tutta la sua vita sono forse un esercizio e i suoi esercizi diventano immagini immediatamente brillanti molto vicine alla prassi quotidiana della meditazione tradizionale, la quale veniva definita dal Sesto Patriarca dello Zen in Cina come il movimento giornaliero della ruota ad acqua. Un flusso continuo riconoscibile nel procedere costante punto su punto, pietra su pietra dell’artista”.

Fluxus is undoubtedly one of the most influential groups of artists of the late twentieth century. The activities of the protagonists of the “most radical and experimental art movement of the 60’s” not only permeated the fateful years of a decade decisive for the destiny of contemporary culture, but also planted a seed that today is more alive than ever.
Flux-Us is CUBO diachronic homage to the group of people who gathered in Wiesbaden in 1962 for the Internationale Festspiele Neuester Musik: first by presenting the work of Mary Bauermeister, one of the main animators of the art scene in Cologne, who hosted in her studio the nascent stages of Fluxus, then by giving space to the works of Francesca Pasquali and fuse as an exam-ple of a legacy which is far from lost.
The chronicles tell of Fluxus double baptism across two continents, in Europe and in the US, and of a worldwide spread ferment. The activity of the group falls within the context of general crisis of pictorial representation permeating the second half of the 50’s, originating experiences that exalt the gesture and the direct action of the artist, such as Action Painting in America or the Gutai group in Japan.
On the European front, Germany in particular played a decisive role in Fluxus birth by hosting in cities like Wuppertal, Dusseldorf and obviously Cologne, concerts and actions that preceded the following fervent atmosphere. In the early 60’s, in fact, two of the protagonists of the twentieth century, Karlheinz Stockhausen and John Cage, live on German soil. In the following years, some of the figures who will redefine the boundaries of the work of art and of art itself, such as George Maciunas, Nam June Paik and Joseph Beuys, among others, gather around them.
Mary Bauermeister directed at first her artistic research towards a relationship with music and sound experiments so intense that sometimes it was an offshoot of them. “What the interpreters of music do, play the notes of the composer, I brought into the field of art. The plan was being part of a multimedia Gesamtkunstwerk, so many artists from all fields could interpret the score”. The particles composing the work Übergänge are the representation of a steady pace, a perpetual movement, a white noise that permeates space becoming at the same time representation. “The drawings made by Mary Bauermeister throughout her life are perhaps an exercise, and her exercises become immediately brilliant images very close to the daily practice of traditional meditation, which was defined by the Sixth Patriarch of Zen in China as the daily movement of the water wheel. A continuous flow recognizable in a constant proceeding of the artist, point by point, stone by stone”.

 

catalogo fluxus

PDF_Quartiere_Saragozza brochure_FLUXUS_21x21

 

installazione

 

Flux-us_inaugurazione_0005

 

inaugurazione 27 gennaio 2016

• • •

FUSE

 

Fuse è uno studio italiano di artisti mediali fondato nel 2007 da Luca Camellini e Mattia Carretti con lo scopo di esplorare le possibilità espressive date dall’uso creativo del codice e delle tecnologie digitali. Sin dagli esordi il percorso dello studio è rivolto alla sperimentazione e alla ricerca artistica attraverso la stimolazione multisensoriale della percezione umana. Siano installazioni interattive, performance, illusioni olografiche o mappature architetturali, i lavori di fuse si pongono come obbiettivo primario quello di sfidare i sensi amplificando così il coinvolgimento emotivo del pubblico.
Fulcro centrale della poetica e filo conduttore sviluppato nel corso degli anni è la messa al centro della componente umana all’interno dell’opera artistica attraverso l’interazione diretta dello spettatore e, nel caso degli spettacoli dal vivo, del performer. Affidandosi ad un modus operandi che valorizza la sperimentazione pura e l’approccio empirico nel processo creativo, designer, direttori artistici, coreografi, sviluppatori software e performer uniscono le proprie competenze in un laboratorio multidisciplinare con l’intento di creare opere nel campo delle arti digitali e performative, ricercando la connessione profonda tra luce, spazio, suono e movimento. L’attività dello studio ha come principale oggetto di ricerca la combinazione tra le arti performative e le nuove tecnologie, dando vita a veri e propri spettacoli multimediali che circuitano nei teatri e nei festival internazionali più importanti dedicati all’inevitabile confronto tra arte e tecnologia.

Fuse is an Italian bureau of media artists founded in 2007 by Luca Camellini and Mattia Carretti in order to explore the expressive possibilities given by the creative use of code and digital technologies. From the start, the bureau aims at testing and artistic research through multisensory stimulation of human perception. By using interactive installations, performances, holographic illusions or architectural mapping, the primary goal of the works of fuse is challenging the senses, thus amplifying the emotional involvement of the audience.
The central hub of the poetic theme developed over the years is the human factor, real heart of the work of art, through the direct interaction of the viewer and, in the case of live performances, of the performer.
Relying on a modus operandi that enhances pure experimentation and empirical approach in the creative process, designers, art directors, choreographers, software developers and performers combine their skills in a multidisciplinary laboratory with the intent to create works in the field of digital and performing arts, thus researching the deep connection between light, space, sound and movement. The bureau has as main object of research the combination of performing arts and new technologies, creating true multimedia shows that circulate in the most relevant theatres and international festivals devoted to the inevitable confrontation between art and technology.

 

 

 

Massimiliano Serra : Top Gear 2016

Massimiliano Serra:
www.click-art.it

• • •

topgear_logo

Cover Jan 2016

rivista:

PDF_Quartiere_SaragozzaMaserati MC Stradale_Jan 2016

• • •

maseratiMaserati MC stradale

 

 

 

 

Massimiliano Serra : Tutto Trasporti 388

Massimiliano Serra:
www.click-art.it

• • •

cq5dam.thumbnail.360.none

logo_tuttotrasportiwww.tuttotrasporti.it

 • • •

Man_logowww.truck.man.eu